I nostri viaggi › Bagni di Lucca - Giugno '09

Bagni di Lucca

 

Questo viaggio purtroppo non è iniziato nel migliore dei modi (meteo parlando…) Una volta ritrovati in piazza all’ora prestabilita, alziamo gli occhi al cielo e vediamo qualche nuvola di troppo, non minacciose, ma un buon segno non lo erano proprio. Il nostro presidente nell’itinerario ha inserito un tratto di autostrada che ci avrebbe portato in breve tempo vicino alle nostre amate curve disegnate sul passo dell’Abetone. Purtroppo, una volta partiti, già a metà mattinata la situazione non era una una delle migliori: vento freddo e cielo grigio ci hanno accompagnati lungo tutta l’autostrada ma sempre con la speranza viva in noi, perché pioggia non c’era e le curve toscane km dopo km di strada dritta e uniforme si stavano avvicinando.

Come se l’avessimo programmato, come se qualcuno ci stava aspettando appena messe le ruote fuori dall’autostrada, pronti per incominciare queste benedette curve dopo un’insopportabile autostrada… INCOMINCIA A PIOVERE. Le nostre “armature” di pelle si rivestono di nere tute impermeabili, i nostri sorrisi si dissolvono tra pozzanghere d’acqua, non riuscivamo proprio a crederci che la sfortuna quel giorno era proprio così viva e beffarda. Per tutto il tragitto pioggia e freddo sono stati i nostri compagni di viaggio. Addirittura nella parte più alta del passo si è aggiunta la nebbia: gli unici riferimenti che avevamo erano la striscia bianca dell’asfalto e il faro posteriore della moto del nostro compagno davanti (Johnny, che era il primo, non so come avesse fatto a seguire la strada).

Infreddoliti, stanchi e inzuppati d’acqua abbiamo guidato “sulle uova” (come dice il telecronista Guido Meda) fino ad arrivare all’albergo prenotato ai  Bagni di Lucca, dove ci aspettava un’invitante doccia calda e un pranzo caldo. Per tutta la giornata rimanente e la successiva il tempo non è stato clemente, quindi non sapendo come ammazzare il tempo da motociclisti incalliti ci siamo trasformati in curiosi turisti muniti di cartina e biglietto del pullman, per andare a visitare la meravigliosa città di Lucca.

Quello però che ci ricordiamo di più, sinceramente, in questi due giorni sono state le cene: mamma mia che scorpacciate di succulento e invitante cibo accompagnato da un buon vino! Da tanto che siamo stati viziati al tavolo in quei giorni, ci siamo proposti di cambiare il nome al nostro gruppo: “Forchetta Piena RacingTeam”.

Il giorno successivo le condizioni atmosferiche erano ottimali: sole alto nel cielo, temperature gradevoli, asfalto asciutto… con una conseguente voglia irrefrenabile di andare in moto. Nel viaggio di rientro le colline toscane erano ben visibili e ci hanno regalato dei paesaggi stupendi, oltre che a tante belle curve gustate più del solito per il semplice motivo che siamo stati per due giorni a digiuno. Tutti i nostri colleghi motociclisti ce ne avevano parlato molto bene della Toscana, di queste biscie di asfalto in mezzo alla campagna da assaporare piano piano, della buona cucina e degli stupendi paesaggi... e anche noi, come tutti, possiamo confermare che quasta terra del centr'Italia è veramente bella. La gita purtroppo stava volgendo al termine e come all'andata riabbiamo preso l'autostrada e qui non ce molto da raccontare: tutta dritta. Verso il tardo pomeriggio stanchi e accaldati, siamo arrivati alla nostra solita piazza di ritrovo e senza aspettare un minuto scendiamo dalla moto per prenderci un fresco ghiacciolo o una colorata granita che ci avrebbero tenuto compagnia fino ai nostri saluti e alla fine della giornata motociclistica.